Non le ha mandate a dire, il presidente del Consiglio comunale uscente Stanislao Morea, nonché candidato consigliere per “Idea Noci”, una delle 5 liste a sostegno della candidatura a sindaco di Piero Liuzzi.

Morea è intervenuto in Piazza Garibaldi, ieri venerdì 1 giugno, per chiarire le notizie, a suo dire “Infondate e diffamatorie” perpetrate sul suo conto da un noto quotidiano online. I fatti riguardano l’affidamento in concessione per la gestione e manutenzione dell’appalto di pubblica illuminazione con delibera di Giunta n.202 del 27/11/2012. Il quotidiano online ha diffuso la notizia del coinvolgimento interessato di Morea nei termini dell’affido e, in particolare, nella stipula di una polizza assicurativa. Morea ha risposto in modo duro, esponendo in Piazza il deposito di querela, cui è stato costretto dalla contingenza dei fatti per “Dimostrarne l’estraneità e salvaguardare la mia moralità”.

“Faccio politica dall’età di 49 anni perché nutro una viscerale passione per la mia cittadina e desidero trasmetterle tutta la serenità e tranquillità necessaria. Ogni volta che partecipo ad una competizione elettorale, ne percepisco sempre un’emozione nuova, diversa. Noci stessa è percepita un luogo sorridente dall’esterno, è inconcepibile pensare come una campagna elettorale scellerata e insana stia contaminando questa immagine - ha dichiarato Morea proseguendo - Mi è stato gettato fango addosso, prima che come politico come persona, si è messa in discussione la mia moralità e questo non lo tollero, perché ho sempre agito nella massima trasparenza e nel rispetto di tutti. Non voglio che i miei cari respirino questo clima teso, ascoltino queste illazioni gratuite. Davvero si può arrivare a questo per 4 voti in più? Questo sperpero spropositato di soldi a cosa serve? Al comune c’è la cuccagna? C’è qualcosa da conquistare ad ogni costo? E’ risaputo che nel momento in cui un ente non vince un bando, bisogna rivolgersi ad un privato, tra l’altro l’impianto di pubblica illuminazione costa al comune di Noci 0 euro e tutte le bollette sono state rese note. 5-6 anni fa abbiamo avuto la premura di mettere in sicurezza l’intero impianto e di installare il sistema a led perché più economico e eco ambientale. Io vivo del mio lavoro, non delle gare d’appalto. Avrei voluto agire dopo il 10 giugno, ma mi è toccato muovermi prima perché si stava mettendo in discussione la mia moralità e, dunque, la mia stessa figura professionale di educatore, insegnante".

"Quando torno a casa, guardo la mia famiglia negli occhi consapevole di aver operato nel bene loro e in quello di tutti, senza alcun tipo di scorrettezza. Non facciamo il loro gioco, mi rivolgo a tutti, specie ai loro candidati, siete ancora in tempo per smascherarli e dare una sferzata alla loro campagna elettorale” ha concluso Morea.